L'evoluzione della moda rispetta l'ambiente con nuove tecnologie e tessuti: cliccami e mi troverai interessante .
Aiutare il pianeta, uno degli slogan più diffusi in questo periodo, viene seguito anche nel mondo della moda. E’ un esempio la proposta di un grande marchio italiano come Salvatore Ferragamo che ha trasformato i propri packaging in scatole e shopping bag ecologiche, made in Italy e certificate FSC. Anche Patrizia Pepe si converte all'eco-glam lanciando la sua nuova collezione dall’anima ecologica, dove i capi sono realizzati in bio-cotton, un cotone organico coltivato in piantagioni oasi dove non vengono usati pesticidi e che impiegano esclusivamente fertilizzanti naturali. E che dire del Made with milk, dove l’interpretazione della fibra di latte mista a seta e lino, è stata pensata per esprimere la creazione basata sull’amore.
Aiutare il pianeta, uno degli slogan più diffusi in questo periodo, viene seguito anche nel mondo della moda. E’ un esempio la proposta di un grande marchio italiano come Salvatore Ferragamo che ha trasformato i propri packaging in scatole e shopping bag ecologiche, made in Italy e certificate FSC. Anche Patrizia Pepe si converte all'eco-glam lanciando la sua nuova collezione dall’anima ecologica, dove i capi sono realizzati in bio-cotton, un cotone organico coltivato in piantagioni oasi dove non vengono usati pesticidi e che impiegano esclusivamente fertilizzanti naturali. E che dire del Made with milk, dove l’interpretazione della fibra di latte mista a seta e lino, è stata pensata per esprimere la creazione basata sull’amore.
La scienza svolge un ruolo di primo piano nel campo della ‘moda sostenibile’, dalla ricerca di nuovi materiali alla riduzione degli scarti di produzione: stiamo parlando dell’innovativo concetto del ‘knit to fit’, come dire, fatto a maglia modellato sul corpo – le misure vengono prese con un body scanner a tre dimensioni, quindi elaborate con una macchina da maglia che realizza capi su misura. In questo modo esiste un reale potenziale per limitare gli sprechi nella catena di produzione del settore abbigliamento.
Vestire trendy ma anche ecologico, alla moda e allo stesso tempo equosolidale, originale e riciclato per un consumatore critico ed attento all'acquisto intelligente quando compra abiti e accessori.
G. Daniela Di Pietro
Nessun commento:
Posta un commento